Cronaca

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Anche le famiglie sono da considerare  vittime, insieme ai propri figli che hanno subito sevizie  dagli imputati durante il G8 del 2001, nella caserma di Bolzaneto. Il patto di fiducia con le istituzioni che dovrebbero garantire la cittadinanza è stato rotto, e i familiari ne hanno subito le conseguenze e i danni. A sancire questo importante passaggio è la Corte d'Appello di Genova, come motivazione alla sentenza a carico dei 32 imputati tra poliziotti, agenti di polizia penitenziaria e medici coinvolti nelle violenze perpetrate nella caserma. "Se la famiglia è il luogo dove nasce e si sviluppano il concetto e la natura del rapporto di cittadinanza, che vive di quel patto di fiducia con le istituzioni che lo devono garantire, la distruzione di quel patto, operato attraverso l'arresto, la detenzione e la sottoposizione a trattamenti inumani e degradanti di chi esercita il suo diritto costituzionalmente garantito - scrivono i giudici -, lede profondamente il diritto sancito dall' art 2 della Costituzione del quale la famiglia è destinataria".