Cronaca
Omicidio in India, italiani in carcere da 13 mesi
50 secondi di lettura
I genitori di Tomaso Bruno, il giovane di Albenga detenuto dal febbraio 2010 nel carcere di Varanasi assieme all'amica torinese Elisabetta Boncompagni con l'accusa di aver ucciso un loro compagno di viaggio, chiedono attenzione per il processo che dopo numerose udienze saltate, continua a trascinarsi, senza tenere conto di un'ordinanza del maggior Organo di giustizia indiano, che fissava il 29 gennaio scorso come data preferibile per la fine dell'iter giudiziario. "A fine aprile saranno tre mesi oltre la data fissata per la conclusione del processo, ma sembra che a nessuno importi nulla dei nostri ragazzi. Capisco che il nostro ministro degli Esteri ora ha problemi ben più gravi da risolvere, ma non per questo si devono abbandonare a se stessi due ragazzi italiani e le loro famiglie": si sfoga la madre di Tomaso Bruno, Marina Maurizio. "Anche oggi l'udienza è saltata perché è in corso una festa che durerà ben nove giorni e i poliziotti che dovevano testimoniare non hanno potuto presenziare".
Sponsorizzate
Sabato 13 Settembre 2025
Santagostino inaugura a Genova il più grande poliambulatorio d’Italia, il primo in Liguria
Ultime notizie
- Quindicenne vede la polizia e ingerisce la droga: fermato e portato all'ospedale
- Veicoli in fiamme nella notte a Voltri, bruciate tre auto e uno scooter
- Più di 5 mila persone in piazza per Gaza a Genova: "Restiamo umani"
- Al via il 65esimo Salone Nautico di Genova, l'inaugurazione in diretta su Primocanale
-
Meteo, in arrivo un weekend di sole. Ma il bel tempo non durerà
- Processo omicidio Cella, si torna in aula aspettando la grande assente: l'imputata
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie