Cronaca
Omicidio in India, italiani in carcere da 13 mesi
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I genitori di Tomaso Bruno, il giovane di Albenga detenuto dal febbraio 2010 nel carcere di Varanasi assieme all'amica torinese Elisabetta Boncompagni con l'accusa di aver ucciso un loro compagno di viaggio, chiedono attenzione per il processo che dopo numerose udienze saltate, continua a trascinarsi, senza tenere conto di un'ordinanza del maggior Organo di giustizia indiano, che fissava il 29 gennaio scorso come data preferibile per la fine dell'iter giudiziario. "A fine aprile saranno tre mesi oltre la data fissata per la conclusione del processo, ma sembra che a nessuno importi nulla dei nostri ragazzi. Capisco che il nostro ministro degli Esteri ora ha problemi ben più gravi da risolvere, ma non per questo si devono abbandonare a se stessi due ragazzi italiani e le loro famiglie": si sfoga la madre di Tomaso Bruno, Marina Maurizio. "Anche oggi l'udienza è saltata perché è in corso una festa che durerà ben nove giorni e i poliziotti che dovevano testimoniare non hanno potuto presenziare".
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