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Nel campionato di A2 sabato la prima trasferta I Predatori devono fare i conti con l'infermeria

Dopo le prime due partite dall'esito (quasi) scontato, da sabato i Predatori potrebbero cominciare a "ragionare", non fosse per il problema quarterback ancora in fase ampiamente "interrogativa" e gli infortuni capitati nella partita contro i Barbari.

Il team arancione è una squadra in piena trasformazione: i Predatori sono ricchi di giovani pieni di voglia di fare, hanno una bella manciata di giocatori che danno un minimo di sicurezza in campo, e possono contare su un bel manipolo di "vecchi" d'esperienza. "Quest'anno abbiamo molti giovani ad allenamento", dice il presidente dei tigullini Maurizio Ravera. "Gli ultimi sei si sono presentati l'altra sera. E' un segno che il lavoro di promozione sul territorio che portiamo avanti dall'anno scorso sta dando i suoi frutti. Certo, i frutti sono ancora acerbi, ma se riusciremo a far bene il nostro lavoro potremo contare già l'anno prossimo su un bel po' di nuove leve".

Relativamente alla partita di Bresso il coaching staff arancione non ha ancora risolto la "grana quarterback": la presenza di Samuele Viotti è ancora molto incerta e l'utilizzo di Alberto Malabruzzi è una soluzione che se da un lato offre discrete garanzie, dall'altro toglie un ricevitore all'offense tigullina. In difesa rientra il linebacker Luca Piovini, mentre sono da gestire gli infortuni dei tre Predatori capitati contro i Barbari: la frattura al braccio significa stagione molto probabilmente finita per Manuel Zucchini, e anche i legamenti di Davide Gibertini non fanno sperar in bene. Solo l'infortunio al ginochio di Oreste Colombo lascia qualche speranza di recupero, in attesa degli ultimi esami medici. Certo, la partita di Bresso non è una di quelle considerate "facili", ma dovrebbe lasciare qualche chance ai Predatori. Vedremo sabato sera.