La UIL di Genova e Liguria propone un minuto di silenzio nei luoghi di lavoro per le vittime della repressione in Libia ed esprime solidarietà per chi lotta per la conquista della democrazia. “Comunichiamo la nostra ferma condanna per la dura e violenta repressione delle autorità libiche nei confronti della popolazione che coraggiosamente sta manifestando per la democrazia –spiegano dal sindacato- L’esplosione dell’intera Regione sta evidenziando anche il fallimento della politica adottata in questi anni dall’Unione Europea e l’inadeguatezza dell’Unione per il Mediterraneo come strumento in grado di creare una zona di cooperazione e prosperità. Sono oltre 10mila i morti libici degli ultimi giorni. Si segnalano, fra i profughi, esecuzioni sommarie e ferimenti in tutta la nazione. Il sacerdote eritreo don Mussie Zerai ha lanciato l'allarme riportando la testimonianza di alcuni eritrei in Libia con cui è in contatto telefonico: "Vanno nelle case dove vivono gruppi di africani, che accusano di essere mercenari del regime". “Zerai riferisce - spiegano gli attivisti del gruppo everyOne - che decine di questi giovani in pericolo di vita sono i migranti respinti dall'Italia”. Il minuto di silenzio proposto dalla UIL ligure partirà alle 10.
Cronaca
Uil, un minuto di silenzio per la Libia
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