E' stata confermata in appello l'assoluzione dall'accusa di omicidio e i 4 anni di detenzione per soppressione di cadavere all'ex pugile Luciano Rastello, 69 anni, accusato di avere ucciso Adriana Rosso, 46 anni, nata in Uruguay, ma domiciliata a Camogli. La donna venne trovata mummificata il giorno di Pasqua 2007 sulle alture di Genova, nel torrente Gaxi. L'ex pugile era stato accusato dopo la scoperta di una telefonata fatta alla Rosso proprio il giorno della sua scomparsa. Dalle prime indagini, poi, furono scoperte anche tracce di sangue della donna nell'albitazione di Rastello. Il primo grado si era svolto con rito abbreviato davanti al gup Adriana Petri. L'accusa - sostenuta dal pm Mario Morisani che aveva chiesto 15 anni - non aveva dimostrato la colpevolezza dell'uomo, ma solo l'intenzione di distruggere il corpo. I difensori di Rastello, gli avvocati Giuseppe Nadalini e Luigi Rubino, avevano presentato appello per chiedere la 'derubricazione' del reato (ossia giudicarlo per occultamento di cadavere invece che per soppressione), senza successo.
Cronaca
Donna mummificata: processo concluso
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