"Cresce la mia indignazione per ciò che è accaduto ieri, davvero". A poche ore dalle polemiche e le contestazioni subite ieri sulla vertenza del teatro Carlo Felice, Marta Vincenzi, sindaco di Genova, non nasconde la sua amarezza. Rappresentanti nazionali dei sindacati, vertici della Fondazione e un portavoce del ministro Bondi ieri avrebbero dovuto decidere le soluzioni alternative alla cassa integrazione per i dipendenti del teatro. La riunione, però, è stata rimandata al 6 settembre per l'assenza proprio dei rappresentanti sindacali nazionali. "Le sigle che ieri non sono venute sono le stesse che ieri puntavano il dito contro gli amministratori - dichiara Marta Vincenzi - Io non propongo nulla, ma sarebbe significativo un referendum tra i lavoratori - prosegue - Vorrei sapere cosa pensano loro, non i sindacati. Non credo si identifichino tutti in chi gli sta dando informazioni sbagliate, no?". Per ora niente cassa integrazione in deroga per i 298 dipendenti del teatro. "Abbiamo tempo 15 giorni", conclude Vincenzi. Intanto, Nicola Lo Gerfo, del sindacato Fials è pronto a dare il via all'occupazione "pacifica", come l'ha definita lui, del teatro.
Cronaca
Carlo Felice, Vincenzi: "Opportuno un referendum tra i lavoratori"
58 secondi di lettura
Ultime notizie
- Povertà a Genova, il 24% di chi chiede aiuto ha meno di 35 anni
- Si nasconde per tre mesi nei boschi di Genova per sfuggire all'arresto: preso
- Incidente container Msc, troppe domande ancora senza risposta
- Dal Comune di Genova via libera al nuovo parco nel Waterfront di Levante
- Capodanno con i Pinguini, ora è battaglia legale
- Crisi Amt, la procura di Genova apre un'inchiesta sulla gestione
17° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Stefano Schiaparelli*
Mercoledì 12 Novembre 2025
-
Luigi Leone
Lunedì 10 Novembre 2025
leggi tutti i commenti40 anni di ricerche italiane in Antartide, la prima partì da Genova
Dalla gigafactory di Genova a Urso, Brunetta & C: Meloni ha un problema