Cronaca
False società charter, nei porti liguri coinvolti anche Vasco e Boldi
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Maxi indagine dell'Agenzia delle Entrate nei porti di Liguria, Campania e Friuli. Per ottenere sconti fiscali venivano create finte aziende di noleggio, dietro le quali c'erano singoli proprietari di imbarcazioni di lusso. Oltre a imprenditori e professionisti indagati, come accaduto a Flavio Briatore, ora nella rete ci sono anche il cantante Vasco Rossi e l'attore Massimo Boldi, entrambi possessori di due distinte imbarcazioni, incappate le scorse settimane nei controlli effettuati dagli ispettori del Fisco. Nel mirino del fisco sono finte società di charter nautico che noleggiano imbarcazioni in alcuni casi con personale di bordo. Si tratta di società che, sotto le mentite spoglie di "noleggio di mezzi di trasporto marittimo e fluviale", coprivano invece il mero utilizzo personale delle imbarcazioni di lusso (in media natanti di più di 20 metri e di valore superiore a 1,5 milioni di euro) da parte dei diretti titolari. Queste società unipersonali, o con pochi soci - riferisce l'Agenzia delle Entrate - sono riconducibili allo stesso ambito familiare, con minimo capitale sociale (10mila euro) che detengono un'unica imbarcazione in leasing. Il natante viene noleggiato esclusivamente ai soci o ad altre società che hanno la medesima compagine sociale. Le compagnie di charter intercettate, quindi, rappresentano società di comodo, utilizzate per celare il carattere elusivo dell'operazione e per abusare della forma giuridica societaria di noleggio. Dichiarare di svolgere l'attività di noleggio, anzichè di possedere a titolo personale la medesima imbarcazione, infatti, "permette di ottenere numerosi vantaggi di natura fiscale, economica e finanziaria. Gli uomini dell'Agenzia delle Entrate sono così incappati nella società di charter di Vasco Rossi nel corso delle verifiche effettuate quest'estate nei porti liguri, su un'imbarcazione di 24 metri utilizzata solitamente dal solo cantante rock. La società, nella quale sarebbe in corso la notifica dell'accertamento, sarebbe per oltre il 90% intestata al cantante e solo per una minima quota ad altri soci residenti in Svizzera, sui quali sarebbero in corso ulteriori accertamenti. E' di 24 metri anche l'imbarcazione utilizzata da Massimo Boldi, individuata dagli ispettori nel porto di Genova. Lo yacht risulterebbe intestato ad una società di charter interamente riconducibile all'attore comico e a sua figlia, ai quali sarebbe già stata notificata la cartella dell'Agenzia delle Entrate. La portavoce di Vasco Rossi, Tania Sachs, precisa però che il cantautore "non è 'incappato' in niente. Sono normali controlli di routine che finora non hanno evidenziato nulla di irregolare. Non abbiamo nulla da temere. La società italiana è trasparente".
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