Cronaca
Sequestrati 100mila flaconi di farmaci "miracolosi" per 3 milioni
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Vendevano medicinali miracolosi senza le prescritte autorizzazioni. La Guardia di Finanza di Imperia ha sequestrato un magazzino a Bordighera, contenente circa 100.000 tra flaconi, fiale, bustine e bottiglie di medicinali e prodotti omeopatici, illecitamente detenuti per la messa in vendita. Il valore di mercato della merce alla vendita è stimato intorno ai 3 milioni di euro. Collocata in una anonima palazzina di Bordighera infatti, ufficialmente operava una società dedita alle spedizioni, nella quale lavoravano sei persone, due dei quali cittadini francesi. In realtà il “business” era rappresentato dalla messa in commercio abusiva di medicinali miracolosi. La commercializzazione avveniva per lo più on-line e riguardava svariati prodotti, tra cui alcuni che garantivano, addirittura, la guarigione da più di 100 malattie in sole 24 ore. Altri medicinali garantivano rimedi sicuri contro l’obesità, gli stati infiammatori, le vene varicose, i reumatismi, l’artrosi, artriti, cellulite, problemi epatici e gastrici. Uno di questi prodotti miracolosi sarebbe riuscito a combattere efficacemente le trombosi venose e tutti i problemi circolatori. Nel magazzino sono stati rinvenuti anche flaconi e tubetti privi di etichetta, rotoli di etichette, scatoloni contenenti farmaci (o presunti tali) scaduti conl’indicazione “da cancellare scadenza”. Presso la finta società di spedizioni era attivo anche un call center, dal quale si potevano eseguire ordini; l’utenza telefonica era un numero svizzero che appariva riconducibile ad un Centro internazionale terapeutico, la cui sede risulta trovarsi in Cina. In realtà, componendo il numero telefonico, rispondevano i soggetti che operavano, senza alcuna qualifica medica, all’interno del magazzino di Bordighera, e che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Sanremo. Sembrerebbe che gli operatori del call-center consigliassero anche il tipo di medicinale più appropriato per la patologia evidenziata dal cliente. Proprio uno dei due cittadini transalpini è colui che gestiva la fiorente attività, capace di produrre centinaia di migliaia di euro l’anno di ricavi. L’attività illecita opportunamente “mascherata” veniva pubblicizzata tramite un sito internet registrato ad Amsterdam attraverso il quale era possibile effettuare ordini da ogni parte del mondo. Probabilmente però, il mercato preminente nel quale venivano smerciati i prodotti sequestrati, era quello francese, atteso che i volantini rinvenuti, il sito internet che pubblicizzava i medicinali e quello della società di spedizioni, erano scritti in lingua francese. I finanzieri avevano notato la corrispondenza tra i flaconi esistenti all’interno del magazzino oggetto di sequestro, che apparivano dalle foto riportate nel sito della società di spedizioni, e quelli pubblicizzati per la vendita nel sito internet dei “prodotti miracolosi”. Gli accertamenti svolti hanno permesso di arrivare al sequestro, oltre che dei medicinali, anche dei locali aziendali, di due autoveicoli, 3 computers e di denunciare 4 persone per commercio o somministrazione di medicinali guasti, abusivo esercizio di professione e frode nell’esercizio del commercio. Ihnfatti nessun medicinale può essere immesso in commercio sul territorio nazionale se non ha ottenuto prima l’autorizzazione da parte dell’A.I.FA. (Agenzia Italiana per il Farmaco) o un’autorizzazione comunitaria dell’EMEA (European Medicin Agency) ai sensi del Regolamento CE 726/2004 e che, la detenzione di tali prodotti è subordinata al rispetto di requisiti igienico-sanitari che, nel caso specifico, non erano assolutamente rispettati.
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