Cronaca
Suicida per sfratto, il Comune: "Aveva rifiutato un alloggio al Cep"
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Era nota al Comune di Genova la situazione della donna di 41 anni, con problemi psichici, che stamattina all'arrivo dell'ufficiale giudiziario, si è gettata dalla finestra di casa, perchè non accettava lo sfratto. Lo ha rivelato a Primocanale l'assessore ai servizi sociali di Tursi, Roberta Papi: "La donna - ha detto Papi - era in carico ai servizi di salute mentale. Sapevamo della delicatezza della questione, per questo avevamo avvisato la donna e suo padre dello sfratto". Anzi, il Comune aveva offerto loro, per non lasciarli in mezzo a una strada come soluzione transitoria in attesa che trovassero un'altra casa, un alloggio di 70 metri quadrati in via Novella, al Cep di Prà. "Ma sia la donna che il padre - aggiunge l'assessore Papi - hanno sempre rifiutato". Il dramma si è consumato intorno alle 11 di stamattina in via Borghetto, quando la 41enne si è lasciata cadere dalla finestra del bagno, morendo sul colpo dopo essere finita sulla corsia di emergenza della A10. In casa c'era il padre di 80 anni che non si è accorto di nulla, fino a quando ha aperto la porta e si è trovato di fronte l'ufficiale giudiziario con il fabbro. "Abbiamo messo a disposizione dell'uomo un ricovero presso una delle nostre comunità - ha fatto sapere Papi - ma ha rifiutato anche questo aiuto. Gli staremo comunque vicini per evitare una seconda tragedia". (Davide Lentini)
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