Cronaca
Carceri, Sappe: "Basta stranieri a Marassi"
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"Quella che si è vissuta questa notte nel carcere di Marassi è stata una pagina gravissima e inaccettabile di violenza ingiustificata che merita una ferma presa di condanna ed una intransigente risposta in termini disciplinari e penali". Lo afferma Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto e commissario straordinario per la Liguria del sindacato di Polizia Penitenziaria Sappe. Chiedendo fermezza nel punire chi pensa di delinquere anche in carcere, Martinelli parla della follia di alcuni detenuti stranieri, tutti tunisini, che hanno aggredito gli agenti (brandendo anche lamette da barba nascoste in bocca, lanciando loro contro le bombolette di gas che posso tenere in cella) e hanno poi dato fuoco ai materassi con il rischio di provocare un incendio devastante. Il Sappe ricorda che a Marassi i detenuti sono 760 rispetto ai 456 posti regolamentari e che mancano in organico ben 160 Agenti. L' episodio - fa notare il sindacato - avviene pochi giorno dopo l' aggressione da parte di una detenuta sieropositiva a due poliziotti, uno dei quali è stato morso. "Sarebbe davvero l'ora - conclude Martinelli - che i detenuti stranieri (che a Marassi sono il 60% dei presenti, a fronte di una percentuale nazionale del 40%) scontassero la pena nei penitenziari dei loro paesi d'origine".
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