Un tavolo strategico dove Regione, Comune di Genova e Municipi possano studiare una strategia complessiva rivolta ad ottimizzare le risorse destinate allo sport sul territorio. Questo è quello che auspicano i presidenti dei Municipi genovesi lamentando il rischio che la prassi di questi anni dove si è proceduto, quando si è proceduto, a spot senza criteri ragionati possa generare il collasso generale del mondo sportivo radicato sul territorio stretto nella tenaglia delle difficoltà economiche e della fatiscenza egli impianti. A “Offlimits sport” Pasquale Ottonello (municipio VIII), Gianni Crivello (Municipio V), Agostino Gianelli (Municipio IV) e Luca Corsi (Municipio III) hanno analizzato l’offerta sportiva dei loro territori e dove si dovrebbe migliorare aiutando a comprendere meglio la complessità di un settore che subisce troppo spesso la politica degli annunci di progetti faraonici ma vede svanire otto i suoi occhi per incuria e degrado impianti esistenti e potenzialmente fruibili. Non solo. Gianelli che nel suo territorio gode della presenza di un impianto dalle grani potenzialità come la Sciorba lamenta l’assenza di una struttura alberghiera che costituisca l’appoggio fondamentale per ospitare manifestazioni autorevoli, Corsi assessore allo sport della Bassa Valbisagno aggiunge la necessità di un sistema di trasporti pubblici efficiente, dall’altra parte Ottonello che spinge verso un concertato e strutturato piano di ottimizzazione delle strutture gestite dall’amministrazione pubblica per recuperare economie da reinvestire negli impianti sportivi, vive il “dilemma Carlini” che ancora sfugge ad una quadratura definitiva tra declino attuale e progetti faraonici che destano qualche perplessità. Crivello suggerisce una ragionata applicazione del project financing per consentire la gestione egli impianti da parte elle società portive: un’operazione che se adeguatamente acompagnata dal municipio comincia ad offrire interessanti risultati declinandosi al territorio e alle esigenze dei suoi abitanti oltre che alle necessarie esigenze da parte delle società di fare cassa.Il coinvolgimento reale e pratico dei municipi nella gestione degli impianti sportivi appare un passo irrinunciabile nel cambio di strategie che Regione e Comune di Genova sembrano aver cominciato a comprendere negli ultimi mesi, mirando al recupero egli impianti del territorio con investimenti mirati a recuperare l’esistente. Un cambio di passo e nuove prospettive di azione per garantire lo “sport per tutti” lo esigono.
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Sport e Municipi, urge un tavolo strategico
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