Cronaca

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“Nel gestire la partita seguiremo lo stile americano, ovvero limitare al massimo i rapporti con la stampa”: lo chiarisce l’ufficio relazioni esterne di banca Carige. In effetti la partita è di quelle grosse: l’istituto bancario genovese starebbe intentando una causa contro l’ americana Citigroup, la più grande azienda di servizi finanziari nel mondo, che le ha venduto nel 2007 titoli tossici, cioè prodotti presentati come prudenziali a livello di rendimenti e in realtà rischiosi. Le uniche parole sulla vicenda se le è lasciata scappare niente meno che il presidente di banca Carige Giovanni Berneschi riunito con i colleghi banchieri a Milano per l’assemblea di Abi: "Vediamo se Citigroup ci ha bidonato" ha detto con il suo stile sempre frizzante e diretto. A chi gli chiedeva se temesse di ingaggiare una guerra contro un colosso come Citigroup berneschi ha replicato: "Chi se ne importa, i soldi sono soldi io sono genovese". L’agenzia di stampa Reuters scrive che “la notizia della causa, per frode nella vendita di titoli legati a operazione di arbitraggio di un debito di enti locali, era contenuta in un documento pubblicato dal Tribunale di New York e i danni richiesti ammontano a 47 milioni di dollari. La banca italiana accusa Citi di disparità di trattamento verso investitori Usa e investitori stranieri, mentre una portavoce della banca Usa ha respinto già ieri al mittente le accuse: "Citigroup ritiene che la citazione sia senza fondamento e si difenderà con vigore".