Cronaca

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15 marzo- 15 aprile, un mese fa veniva ucciso il piccolo Alessandro Mathas. Due colpi alla testa, poi un morso quando era in fin di vita. E' morto così il bambino assassinato a Genova Nervi nella notte tra il 15 e il 16 marzo. Un delitto ancora irrisolto. La madre, Katerina, che all'inizio era stata indagata e rinchiusa in carcere a Pontedecimo, è stata scarcerata due sabati fa. Giovanni Antonio Rasero, compagno di droga party, invece, rimane dietro alle sbarre di Marassi. L'ora del decesso di Ale non è ancora stata certificata ma per il consulente di Katerina, Francesco Ventura, la morte è avvenuta mentre la Mathas era fuori casa alla ricerca di cocaina. Un'ora e mezza di buio: da mezzanotte all'1,30 del mattino. Il giallo prosegue. Il morso sul piedino di Ale appartiene a Rasero e, inoltre sulla cute del bimbo, è stata ritrovata anche della saliva dello stesso Rasero che, dopo la sevizia, è sprofondato in un sonno profondo. A trenta giorni dall'omicidio una cosa sola è certa: Ale non soffierà mai sulla sua prima candelina di compleanno. Una candelina che si sarebbe dovuta accendere i primi giorni di luglio.