Cronaca
Bimbo di otto mesi morto: arrestati nella notte la mamma e il compagno
1 minuto e 6 secondi di lettura
Sono stati arrestati nella notte dalla squadra mobile con l'accusa di omicidio volontario del piccolo Alessandro, di otto mesi, la madre del bambino, Caterina Mathas, di 26 anni, e il suo compagno, Giovanni Rasero, di 29, entrambi genovesi. La coppia, che è stata interrogata per diverse ore in questura, non ha confessato e si è anzi professata innocente. I due sono stati rinchiusi nelle carceri di Marassi e di Pontedecimo. Il bambino era stato trasportato nella tarda mattinata di ieri dalla coppia al pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Gaslini con un grave trauma cranico. Era già morto, ma i sanitari avevano tentato una disperata manovra di rianimazione che non aveva dato esito positivo. Constatato che la ferita non era compatibile con una caduta, i medici avevano avvertito la polizia. Caterina Mathas, che risiede con i genitori nel quartiere di San Fruttuoso, aveva trascorso la notte nel monolocale preso in fitto un paio di mesi fa da Rasero in un lussuoso residence di Nervi. Ha sostenuto davanti al capo della squadra mobile Gaetano Bonaccorso, al dirigente della sezione omicidi Alessandra Bucci ed sostituto procuratore Marco Airoldi di aver trovato al risveglio il bimbo esanime nel suo lettino. La versione era stata confermata dal suo attuale compagno, che non è il padre del bambino. Ma i riscontri finora fatti dalla polizia avrebbero smentito la loro difesa.
Ultime notizie
- Crollo diga di Santa Margherita: udienza rinviata, consulenti a confronto
-
Ottant'anni di Ascom Confcommercio Genova - Lo speciale
- Entella-Sampdoria, la febbre sale: una storica prima volta
- Interviste e contenuti inediti, segui Primocanale anche su Instagram
-
Meteo in Liguria, ecco le previsioni per il fine settimana
- Stazione Brignole, bar chiuso per debito affitto: lavoratori in collera, Filcams Cgil chiede tavolo sindacale
IL COMMENTO
Amt, a Tursi il teatro della crisi: tutti sul palco (tranne uno) e una città che aspetta la verità
La medicina di genere sia parte della ricerca e della cura di tutti