Cronaca

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E’ l’ennesimo caso eclatante e paradossale di disservizi di Trenitalia in Liguria. Riassunto sintetico: un treno, il freccia bianca 9768, arriva da Roma a Genova Principe ogni giorno alle 17 e riparte due ore dopo per Roma come 9773 ma Trenitalia aspetta che arrivi a Brignole, puntuale alle 19, per fare il controllo freni, accumulando ogni giorno 15 minuti di ritardo in media. La domanda dei pendolari, che in molti hanno scritto al comitato di Carlo Palmieri è: perché, per un treno che sta fermo due ore a Principe, si aspetta a fare il controllo freni a Brignole facendolo ritardare sistematicamente? E’ tanto assurdo che sembra uno scherzo. Primocanale due settimane fa ha scritto all’ufficio stampa di Trenitalia chiedendo spiegazioni. Nessuna risposta. Secondo sollecito. Nessuna risposta. Un capotreno, interrogato da un pendolare spazientito a bordo treno, ha spiegato che il controllo freni si fa a Brignole perché il personale qui si trova. Ma come, signor controllore, il personale non può prendere un treno e andare a fare il controllo a principe nelle due ore di sosta? (il controllo è un uomo con la pila che guarda i freni). Risposta: braccia aperte. La soluzione sembra semplice: o il personale si sposta e fa il controllo a Principe oppure, se manca il materiale per eventuali aggiustamenti dei freni, allora si faccia arrivare il treno un quarto d’ora prima a Brignole, visto che è fermo da due ore nella stazione pretendente, in modo che parta poi puntuale. Troppo facile e scontato? Aspettiamo che Trenitalia batta un colpo.