Cronaca
Digitale terrestre, una tegola per i liguri
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Una decisione grave, che rischia di mettere in crisi molte tv locali ma, soprattutto, potrà danneggiare i telespettatori della Liguria. Il Cnid,ovvero il comitato nazionale Italia digitale, ha infatti accolto la proposta del vice ministro alle comunicazioni, Paolo Romani, sul calendario del passaggio definitivo dalla tv analogica al digitale terrestre. Se queste date verranno confermate, in Liguria la tv digitale entrerà in funzione dal 26 novembre al 20 dicembre di quest’anno. E in quella data scomparirà definitivamente la televisione analogica. Primocanale, che non è stata ascoltata in questa trattativa, in quanto la decisione è stata presa dalle televisioni nazionali e da alcune associazioni di tv locali, è fortemente preoccupata per questa scelta pericolosa e perplessa per le conseguenze che potrà avere. Si potrebbero creare pesanti disagi ai telespettatori della Liguria. Infatti il digitale non potrà essere applicato in tutto il territorio regionale, poichè la zona dello spezzino dovrà attendere il passaggio al digitale terrestre della Toscana. Questo problema determinerà una non compatibilità di segnali su tutto il territorio ligure. Da Pegli ad Alassio, per esempio, molti potrebbero restare senza tv proprio perché il segnale analogico di Spezia interferirebbe con il segnale digitale del resto della regione. In secondo luogo Primocanale manifesta tutta la sua preoccupazione per i risvolti economici di questa decisione. Far scattare la rivoluzione a ridosso del periodo Natalizio, oltre a tutti i problemi tecnici che potrebbe comportare, rischia di compromettere in maniera pesantissima i bilanci di una azienda che, senza canone, vive sulla pubblicità e che, proprio sotto Natale deve realizzare la sua massima redditività. Per noi questa scelta non solo non risolve i problemi del passaggio dall’analogico al digitale terrestre per i cittadini, ma rischia di diventare un irreparabile boomerang economico con ricadute difficilmente calcolabili. L’augurio è che da parte del governo che ha voluto decidere solo con alcune parti interessate ci sia un serio ripensamento.
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