Cronaca
Clandestini curdi affiliati al Pkk chiedono asilo politico in Questura
49 secondi di lettura
Sono in Questura, accompagnati dagli avvocati Laura Tartarini e Fabio Taddei, i cinque clandestini curdi sbarcati ieri a Genova dopo un'odissea di una settimana e il rifiuto di accoglierli da parte di Spagna e Francia. Stanno espletando la richiesta di asilo politico, subito dopo dovranno essere ospitati da un centro di accoglienza, ma secondo le prime informazioni, al momento non sembra che ce ne sia alcuno disponibile. I cinque sono all'ufficio immigrazione per le pratiche di richiesta dello status di rifugiato politico: una settimana fa si erano imbarcati da Diyarbakir, una cittadina al confine con l'Iraq. Due di loro (un musicista e un commerciante) erano stati condannati a 38 anni di galera ciascuno con l'accusa di essere fiancheggiatori del PKK, il Partito dei lavoratori curdi. Respinti una prima volta a Genova, poi a Marsiglia e a Barcellona, i cinque sono tornati in Italia, di nuovo nel capoluogo ligure. Questa volta, ad accoglierli c'erano gli avvocati e un interprete, contattati dal parente di uno dei clandestini.
Ultime notizie
- Turista muore cadendo nella tromba delle scale di un B&B
-
A Orientamenti 2025 la cultura del riuso e il valore dei RAEE con Amiu
-
A Orientamenti 2025 spazio al mondo dell'edilizia con il simulatore di una macchina da cantiere
-
Dazi Usa, l'Europa cambia rotta: il dibattito alla Camera di commercio di Genova
- Sant’Ilario, turista incastra l’auto a noleggio nel vicolo
-
La Regione spiega la nuova riforma della sanità al Villa Scassi. La risposta: "Bene il cambio, ma vogliamo rassicurazioni"
8° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi