Cultura e Spettacoli

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Nel 2051 potrebbero popolare la Terra fra 8 e 10 miliardi di persone: "troppe" secondo l'esperto di genetica delle popolazioni, Francesco Cavalli Sforza, che ritiene necessario bloccare la crescita demografica per garantire un miglior livello di vita alla popolazione mondiale. Lo ha detto oggi lo stesso genetista nel Festival della scienza di Genova, in un confronto con Piero Angela. Diversa la posizione del divulgatore scientifico, che ha descritto un'Italia che nel 2050 potrebbe essere popolata da 10 milioni di immigrati e 20 milioni di anziani, e che invita perciò a investire su politiche che favoriscano l'aumento demografico. "Si ipotizza che nel 2051 la popolazione mondiale sarà compresa fra 8 e 10 miliardi di persone: troppe per le risorse disponibili - ha osservato Cavalli Sforza -. A quel punto si raggiungerà un livello di crescita zero e si comincerà a diminuire e questo sarà un bene per tutta l'umanità. Il fatto di fare meno figli è positivo per evitare il sovraffollamento e anche nei Paesi meno sviluppati la tendenza si e invertita: in Africa ad esempio si è passati da una media di 4 figli per ciascuna donna a 2,7". Per il genetista "é tempo che anche il Vaticano guardi in faccia la realtà. Condannare un figlio a morire di fame o a vivere in mezzo alle guerre è disumano: il giorno in cui la popolazione mondiale imparerà a controllare i propri numeri sarà l'inizio di una nuova era". Di segno opposto la posizione di Piero Angela, che ha considerato soprattutto il caso italiano: "il futuro del nostro Paese - ha detto - risiede nella ripresa demografica e nell' adozione di politiche che guardino distante, anche se ciò non porta voti, e che favoriscano una crescita della popolazione".