La recessione è arrivata anche in Liguria. A dirlo sono i numeri del rapporto sull’economia ligure curato dalla Cgil, secondo i quali la Liguria si sta attestando sui valori di recessione del resto del paese. Caduta degli investimenti, calo dei consumi e della spesa delle famiglie, contrazione degli ordini e della domanda nel “sistema impresa”, fanno ipotizzare anche per l’anno in corso un Pil decisamente in picchiata tra il -4.5 e il -5.5. Dal giugno del 2008 al giugno del 2009 l’Istat conferma per la nostra regione 19 mila occupati in meno, di cui 12 mila unità gli uomini (-3,3%) e per oltre 6 mila unità (-2,0) per le donne. Nell’industria sono entrati in sofferenza prima i settori siderurgico, dell’auto e la nautica e poi la chimica, la farmaceutica, il settore della gomma e quello della plastica. A ruota l’edilizia, con una contrazione delle commesse di circa il 9% e una emorragia di posti di lavoro ( - 2000 unità solo nel 2009). Non va meglio per i trasporti, i porti e la logistica, ma il fanalino di coda è senz’altro rappresentato dai servizi e terziario. Il commercio al dettaglio (tranne la grande distribuzione), la catena degli appalti, della vigilanza e delle agenzie di viaggio ha perso complessivamente circa 12 mila unità nell’ultimo periodo. dal giugno del 2008 al giugno del 2009 l’Istat conferma per la nostra regione 19 mila occupati in meno, di cui 12 mila unità gli uomini (-3,3%) e per oltre 6 mila unità (-2,0) per le donne.
Cronaca
Crisi in Liguria, per la Cgil persi in un anno 19mila posti di lavoro
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