Politica

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"Sono d'accordo col divieto di usare il burqa ma non per le motivazioni della Lega dalle quali prendo le distanze. Prima di tutto vengono i diritti delle persone e quindi delle donne a mostrare il loro volto. Un diritto che non può essere negato sulla base di un'ipotetica religione di provenienza": lo ha detto il sindaco di Genova Marta Vincenzi. "Non mi sfuggono le motivazioni della Lega connesse al tema della sicurezza e non le condivido", ha proseguito Vincenzi, che ha sottolineato di partire da un presupposto diverso: "Ritengo che prima di tutto debbano essere rispettati i diritti individuali delle persone, che devono essere meglio ribaditi, e quindi dico no al relativismo culturale, al burqa, all'infibulazione e a qualsiasi tipo di mutilazione". Vincenzi, che si dice in accordo con Emma Bonino sull'argomento, invita i propri compagni di partito a non essere "timorosi" e auspica che ci siano proposte anche da parte della sinistra. Il sindaco ha infine ricordato di aver messo ben in chiaro questi concetti nella convenzione firmata con la comunità islamica genovese, che dovrebbe portare alla costruzione della moschea nel capoluogo ligure.