Cronaca

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Agenti della questura di Imperia e del Commissariato di Sanremo hanno arrestato un tunisino di 20 anni, clandestino, che sarebbe il responsabile dell'aggressione subita nella città dei fiori da un frate capuccino di 76 anni, colpito da un maghrebino con una bottiglia rotta al volto al grido di 'Allah è grande'. Il giovane, già espulso dal territorio nazionale, anche arrestato e poi scarcerato per possesso di droga, avrebbe avuto con il frate una discussione su alcuni simboli religiosi prima dell'aggressione. Ma gli investigatori che hanno rintracciato il tunisino con l'ausilio delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, sono scettici sul fatto che il fatto possa aver movente un religioso. Più semplicemente, la causa risiderebbe in una richiesta di denaro da parte del ragazzo, non corrisposta. Il frate, che si trova attualmente ricoverato al S. Corona di Pietra Ligure, in seguito all'aggressione rischia di perdere un occhio.