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'Presenteremo di nuovo con la massima energia e la massima determinazione la candidatura di Genova'. Parole del presidente del Coni Regionale Vittorio Ottonello, ospite a Primo Sport Liguria lo scorso giugno. E’ la terza volta che finisce sempre allo stesso modo, Genova ci prova e riceve un secco rifiuto. Così il sogno di ospitare nel 2015 il Festival Olimpico della Gioventù Europea, più semplicemente Eyof, resterà proprio un sogno. Da Roma la risposta del Coni nazionale è sempre stata la stessa: scusate, non portiamo avanti la vostra candidatura perché in dieci anni non è cambiato nulla. Appunto. Sono tre volte che Genova fa un passo avanti, alza la mano e si propone ma, di fatto, non ci sono state novità sostanziali nella presentazione della propria candidatura. «Dovendo presentare candidature per manifestazioni internazionali solo in presenza di buone possibilità di successo, ho deciso di non procedere tenuto conto che per Genova si sarebbe trattato della terza candidatura senza che emergessero nuovi determinanti elementi in grado di confermare l'avvenuto superamento dei punti deboli delle precedenti candidature». Questo è uno dei passaggi della lettera inviata dal numero uno del Coni nazionale Gianni Petrucci per spiegare la sua motivazione. Poche righe ma chiarissime. Senza entrare nello specifico, il riferimento alla mancanza di impianti è evidente. La morale della favola? Inutile fare finta di niente, è stato un flop gigantesco, Genova fa un passo indietro grande così agli occhi dell’Italia sportiva. Tanti promettono aiuti, risorse, investimenti, attenzione verso lo sport. Belle parole, ma i fatti? Sono quelli che vi abbiamo appena raccontato. Genova finisce dietro la lavagna, per l’ennesima volta. Perché è stata presentata una candidatura senza avere le credenziali giuste? Perchè è stato fatto pochissimo in questi anni per dare davvero “forza” alla proposta di Genova? Perché il Coni regionale non ha provato a farsi sentire presso i vertici nazionali affinché credessero davvero nella Superba?

EYOF, LE ALTRE CANDIDATURE....

Eyof, la nostra inchiesta continua. Ecco la nuova puntata, questa volta ci concentriamo sulla candidatura per l’edizione 2013 Premessa, il Coni regionale aveva presentato un "libro" di presentazione con tutti gli impianti, ed era arrivato l'ok da parte della commissione internazionale che doveva deliberare sulle strutture sportive della nostra città. Ma cosa è successo? Questa è la delibera del Comune, datata 11/10/2007 dopo la proposta dell’allora assessore allo sport del Comune Paolo Striano. La Giunta all'unanimità aveva deliberato di presentare la candidatura di Genova quale sede dell'European Youth Olympic Festival (Festival Olimpico della Gioventù Europea) Genova 2013; di disporre la partecipazione del Comune di Genova al Comitato Promotore per la cura della candidatura di Genova all' European Youth Olympic Festival che dovrà appositamente costituirsi e di dare mandato all'assessore allo sport a rappresentarlo in seno ad esso; di presentare, unitamente agli altri Enti costituenti il Comitato Promotore il relativo dossier di candidatura; ancora il Comune si impegnava in una serie di interventi in caso di assegnazione. Ma approfondiamo ancora meglio, e vediamo tutte le varie tappe con nota del 31 luglio 2007 inviata al presidente del COE, il presidente del CONI indicava quale unica candidata italiana all'Edizione del 2013 dei Giochi Olimpici della Gioventù Europea la città di Genova. Dunque pieno appoggio. La delibera comunale è dell'undici ottobre 2007 mentre il successivo 22 ottobre il Comune doveva inviare il nuovo dossier di candidatura al Comitato Olimpico Europeo presso la sede di Roma e successivamente presentato presso l'Assemblea Generale del COE che si sarebbe tenuto a Valencia il 30 novembre. Passa un anno. E’ novembre 2008 quando Bruno Pastorino, diventato assessore allo sport, vola a Istanbul per dire che Genova si sarebbe ritirata dalla corsa. La motivazione? Mancanza di fondi, a Palazzo Tursi puntavano su un contributo di almeno 30 milioni di euro da parte del Governo che sarebbero serviti per la costruzione del villaggio olimpico. Invece, niente e dunque Genova che scende di corsa dal treno. Pazienza, disse Pastorino: ci candidiamo già adesso per l’edizione 2015. Era il novembre 2008. Inutile ricordare come è finita anche questa volta...