Cronaca
Sommozzatori cercano la barca pirata che ha ucciso sub
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Sono riprese stamani le ricerche della barca pirata sospettata di aver ucciso a Mulinetti, nel comune di Recco, Stefano Ferro, idraulico genovese, 38 anni. Era scomparso l'altra sera ma solo alle prime ore del giorno è aumentato il timore che gli fosse successo qualcosa. I familiari hanno così allertato i carabinieri che a loro volta hanno messo in moto i soccorsi con la capitaneria di porto, i sommozzatori dei vigili del fuoco e un elicottero. Sugli scogli sono stati trovati alcuni oggetti personali e poco distante l’auto posteggiata. Infine il corpo, sottocosta a circa 300 metri dalla riva. L’uomo era uscito senza bombole, ma solo con la maschera e un fucile per pesca subacquea e la boa di segnalamento, almeno così hanno riferito i familiari. Anche se non è stata ritrovata. Un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti è stata aperta. La Capitaneria di porto di Genova spiega che in questi casi, per la ricerca della barca pirata, si immergono i sommozzatori nei porticcioli della zona per guardare lo stato delle eliche delle barche ormeggiate e si fanno anche controlli in mare sigli scafi. Così è successo a Camogli. E' possibile che la barca non si sia accorta dell'urto con il sub (visto che ogni tanto si scontrano oggetti in mare) anche se è difficile, visto che probabilmente, essendo sotto costa, era di piccole dimensioni.
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