Davanti agli investigatori, in sede di interrogatorio, ha negato ogni suo possibile coinvolgimento uno dei due albanesi fermati per l'omicidio di Illir Krypi, freddato con un colpo di pistola al volto ieri notte in via Milano a Genova. Il fermato, insieme all'altro albanese finito in manette, Endrith Berjo, verrà sentito domani mattina dal gip Silvia Carpanini per la convalida degli arresti ma intanto ha fatto sapere, tramite il suo avvocato Alfred Marra che lui, con quel delitto non c'entra nulla. "Non c'entro nulla con l'omicidio. Non ero neppure a Genova, ero fuori con un'altra persona", avrebbe detto l'albanese al suo legale. Nel frattempo continuano le indagini degli inquirenti per rintracciare gli altri tre componenti del gruppo che si trovavano con la vittima al momento dello sparo. Secondo le prime testimonianze infatti prima del delitto gli aggressori sarebbero arrivati a bordo di un'auto, avrebbero innescato una discussione dalla quale è scaturito poi l'omicidio. E' inoltre emerso che la prostituta romena si sarebbe rivolta alla vittima per chiedergli aiuto per liberarsi degli aguzzini che la sfruttano da tempo. Proprio la sera dell'omicidio la donna aveva un appuntamento con Krypi per discutere della sua situazione.
Cronaca
Albanese ucciso, uno dei fermati nega tutto
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