Cronaca

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Quindicimila posti di lavoro in meno, soprattutto donne, nel settore del commercio, in un anno. E' la drammatica fotografia di un settore produttivo della nostra regione, tracciata stamattina da Paolo Arvati, responsabile dell'ufficio statistiche del Comune di Genova, all'apertura della Conferenza strategica "Genova protagonista del suo futuro. Lavoro, consumi, welfare", in corso a Palazzo Ducale. A Genova, in particolare, la disoccupazione in generale è passata dal 4,4% del 2007 al 5,4% del 2008, mentre è salita al 70% a percentuale di lavoratori che non possono contare sulla cassa integrazione perché precari (24%) o impiegati in piccole aziende private. In questo quadro emerge un nuovo preoccupante fenomeno, quello della rinuncia a cercare un lavoro: in Liguria la percentuale di "inattivi" tra i 15 e i 64 anni è salita al 34%, mentre nel resto del Nord Ovest si è ridotta. A fronte della perdita di posti di lavoro, infatti, si registra un paradossale calo delle persone in cerca di occupazione passate dal 6% del 2008 al 5,7% del primo trimestre del 2009. C'è un altro dato che fa preoccupare: 170mila liguri vivono oggi sotto la cosiddetta "soglia di povertà".