Cronaca

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E' andata in scena alle 9.10, puntualmente in ritardo come in treni, sotto l’orologio di Genova Brignole, sede di tanti appuntamenti, la nuova protesta pre-ferie dei pendolari liguri, con uno striscione malandrino dal doppio significato, legato ai preservativi ritardanti, come i Frenitalia, "per natura". I partecipanti sono arrivati con l’intercity 504 Livorno-Torino, quello usato dal coordinatore dei pendolari Carlo Palmieri, cheormai ha consumato i pavimenti dei vagoni a forza di propagandare iniziative. La posta in palio è pesante: il contratto di servizio a seguito del quale si è innescato un braccio di ferro Regione-Trenitalia: la prima ha offerto 20 milioni, ma ne ha chiesti a Trenitalia 80. Che però prima ne ha concessi solo 10, salendo poi a 35. Cifra non sufficiente. "Venerdì porterò in giunta la decisione di sospendere il pagamento del contratto ferroviario regionale a cominciare dalla prossima tranche relativa a maggio" a dichiararlo è l'assessore regionale Enrico Vesco."Vogliamo più investimenti per materiale rotabile, oggi è troppo scadente" ha urlato all'altoparlante l'assessore regionale, e pendolare, Enrico Vesco, che ha già rimandato la questione all'avvocatura della Regione per ipotizzare una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Una cinquantina di pendolari hanno applaudito alla notizia mentre le associazioni di consumatori, presenti all'iniziativa, hanno donato idealmente un fiore a Trenitalia, perché "faccia del bene" nel contratto di servizio.