Cronaca

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Il medico legale genovese Marco Canepa e l'ematologo dell'istituto Gasilini Carlo Dufur hanno compiuto gli ultimi accertamenti autoptici sul corpo del piccolo Gabriel, il bimbo di 17 mesi morto ad Imperia il 14 maggio a seguito delle lesioni riportate. Centinaia anche le foto ed i filmati dell'esame per stabilire come sia morto, e dopo quanto tempo dalla lesione al fegato sia avvenuto il decesso. Intanto la madre del bambino, Elizabete Petersone, 20 anni, lettone e Paolo Arrigo, commerciante imperiese di 24 anni, convivente della ragazza, restano in carcere con l'accusa di omicidio preterintenzionale aggravato. L'obiettivo è capire se l'arresto cardiocircolatorio da choc emorragico, provocato dallo spappolamento del fegato, sia avvenuto in maniera rapida. Un dato quest'ultimo che potrebbe scagionare Arrigo, che afferma di essere entrato in casa intorno alle 17.45, quando Gabriel stava già male, mentre i soccorsi sono stati allertati alle 18.02. Ad ulteriore garanzia dei due indagati, per quanto sembri ormai certa la morte per percosse, gli inquirenti vogliono con questi nuovi esami, escludere la benché minima possibilità della morte in seguito a patologia. I medici, oggi, su richiesta del pm imperiese Filippo Maffeo, che ha presenziato a parte degli accertamenti, hanno voluto nuovamente analizzare la situazione lesiva ed il sistema circolatorio del bambino.