Politica
Iride, Vincenzi: "Su Fsu divorzio sarà consensuale"
1 minuto e 10 secondi di lettura
"Il divorzio può essere solo consensuale, o si decide in due o non si può fare": lo ha detto il sindaco di Genova Marta Vincenzi commentando le indiscrezioni del quotidiano "La Stampa" secondo le quali il sindaco di Torino Sergio Chiamparino vorrebbe lo scioglimento della Finanziaria Sviluppo Utility (Fsu), la holding controllata da Torino e Genova, che possiede circa il 58% di Iride. "L'amministrazione comunale genovese - si legge in una nota del Comune - ha ricevuto nella tarda serata di ieri dal Comune di Torino la proposta di un emendamento da inserire nello statuto di Finanziaria Sviluppo Utility, riguardante la possibilità di recesso dei singoli soci in particolari casi. Su tale proposta, non vi è, allo stato, condivisione da parte del Comune di Genova; peraltro lo statuto di FSU non può essere modificato senza un accordo di entrambi i soci". "La richiesta avanzata dal Comune di Torino - continua la nota - nulla ha a che vedere con la fusione tra Iride ed Enia e con la clausola proposta dall'amministrazione genovese che nella nuova società rimanga in mano pubblica almeno il 51% del capitale sociale al fine di mantenere il controllo pubblico delle reti". Il Comune di Genova conferma infine di ritenere strategica la prosecuzione dell'alleanza con Torino e si riserva di incontrare al più presto l'amministrazione torinese per un chiarimento.
Sponsorizzate
Venerdì 19 Settembre 2025
A Genova Bolzaneto apre un nuovo punto vendita Ekom
Ultime notizie
- Donati, rinascita Samp: "Nel primo tempo eravamo all'inferno"
- Vieira: "Grande primo tempo ma nella ripresa è emersa la qualità del Napoli. Avanti così"
- Cacciatore scivola e cade per 20 metri: grave all'ospedale
- Bambino cade dalla bici, grave al Gaslini
- Riforma struttura Regione Liguria, l'assessore Ripamonti: "Non aumenta i costi"
-
Nasce a Las Palmas l'alleanza Genova-Canarie
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?