Cronaca

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E' entrato nel vivo con la deposizione di un luogotenente della Guardia di Finanza che ha prodotto uan serie di fotografie dove si notano gravi carenze negli impianti dell'ex stabilimento Stoppani di Cogoleto, il processo a carico delle persone accusate, a vario titolo, di disastro ambientale doloso e colposo nell'ambito dell'inchiesta sull'ex fabbrica che produceva cromo esavalente. Il processo è stato aggiornato al 5 febbraio. Gli imputati principali sono Giuseppe Bruzzone, direttore tecnico dello stabilimento e Giorgio Valenza, nella sua qualità di direttore responsabile della fabbrica, accusati di disastro ambientale in concorso con il proprietario della fabbrica, Plinio Stoppani, morto qualche anno fa. Gli altri imputati sono Carlo Veronesi, legale rappresentante della società "Corind 1 srl" di Valduggia (Vercelli), Nadir Gardelli, responsabile per conto di una ditta, durante le operazioni di smantellamento degli impianti e bonifica di amianto, e Anna Sperzagni accusata di trasporto di rifiuti pericolosi. Gli imputati sono accusati di una serie di episodi di violazione di norme di legge e tutela dell'ambiente risalenti al periodo tra il 1996 ed il 2003. Nell'udienza di oggi il luogotenente Tommaso Somma ha ripercorso la storia dell'inquinamento degli ultimi anni servendosi anche di fotografie sia aeree che scattate sul posto dove si notano le gravi carenze degli impianti. Parti civili nel processo sono i comuni di Cogoleto e di Arenzano, la Provincia e la Regione Liguria. Tra le parti offese vi sono WWF, Legambiente e comitato NonStop.