Cronaca
Ritardi e soppressioni sui treni, pendolari infuriati: si sfiora la rissa
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Rissa quasi sfiorata ieri alla stazione di Genova Borzoli con i pendolari infuriati per essere rimasti in attesa di un treno oltre 2 ore. Animi agitati a Principe e Brignole per l’eurocity Cisalpino Cinque Terre, con più di un’ora di ritardo. E i pendolari costretti ad aspettare al freddo e sotto la pioggia. Scene di ordinaria follia sui binari della Liguria. E Trenitalia finisce ancora una volta nel mirino. Intorno alle 19, a Borzoli, è dovuta intervenire la polizia a calmare gli animi di chi protestava contro la soppressione del proprio treno diretto a Acqui Terme a causa di un guasto. La mancanza di informazioni ha alimentato la tensione. Quasi allo stesso momento per chi da Genova voleva raggiungere il levante, un calvario simile per il ritardo del “Cinque Terre”, sostituito dal regionale delle 18.20 diretto a Livorno. Peccato che anche quello sia arrivato con un’ora di ritardo e avesse due carrozze chiuse. Risultato: gente ammassata in ogni angolo disponibile e pigiata in piedi lungo i corridoi, negli atri e persino nei bagni. “Un vero girone dantesco – denuncia il gruppo regionale di Forza Italia – con i riscaldamento che soffiava al massimo e i pendolari, incappottati, vicini al collasso”. “Forse Trenitalia poteva evitare almeno un po’ di disagio ai viaggiatori con un minimo di coordinamento e di organizzazione” dicono da Forza Italia, e chiamano in causa l’assessore regionale Vesco: “Cosa intende fare?” “Abbiamo scritto per l’ennesima volta a Trenitalia – spiega lui – per chiedere l’immediato inserimento sulla linea dei nuovi 3 convogli che abbiamo acquistato e che dovevano arrivare l’anno scorso. Se non saranno messi in circolazione a breve –aggiunge Vesco– revocheremo i finanziamenti e faremo una nuova gara per assegnare il servizio”.
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