"Se sono approdato in consiglio regionale perchè l'amministrazione Borea mi ha fatto inserire nel listino di Burlando, questo non vuol dire che io sia stato lobotomizzato e non possa più ragionare con il mio cervello". Così Luigi Patrone risponde alle polemiche sollevate sulla sua astensione che, insieme al voto contrario di Leo Pippione, ha affondato l'amministrazione comunale di Sanremo. "Non c'è nessuna dietrologia - ha detto - poi ognuno pensi quello che vuole. Sono due anni che, ad ogni consiglio comunale, esprimo un malessere, ho sopportato anche troppo. Confermo che il prossimo anno non mi ricandiderò e non cambierò casacca come invece Borea ha detto".
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Crisi in comune, Patrone risponde a Borea "Non sono lobotomizzato"
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