Cronaca

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Si sono svolti oggi pomeriggio presso il cimitero di Staglieno, davanti ad una folla commossa, i funerali di Emiliano Cassola, l'operaio precipitato giovedì scorso in un pozzo per l'estrazione del biogas nella discarica di Scarpino, a Genova. Un centinaio di parenti, amici e colleghi ha partecipato al funerale. La commozione è salita quando la mamma di Cassola, Maria Teresa, è scoppiata in lacrime all'arrivo della bara in cui era composto il suo unico figlio. Disperata, aveva vegliato 2 giorni sul luogo della disgrazia in attesa che i vigili del fuoco estraessero il corpo dal pozzo, profondo 18 metri e largo uno. Ha cercato di darle conforto padre Mauro, che nel rito civile al cimitero di Staglieno ha ricordato come Nino fosse "un uomo buono e onesto che si guadagnava la vita con il duro lavoro". E "come tutti gli operai - ha aggiunto il prete - soffriva ogni giorno per garantire da vivere anche alla madre". Al termine del rito civile, la salma è stata cremata: le ceneri saranno portate al cimitero di Albera Ligure, in provincia di Alessandria, dove c'è la tomba di famiglia. Nel momento del dolore si discute comunque della presunta mancanza di misure di sicurezza, come ha denunciato l'assessore comunale Carlo Senesi. E' in corso un'inchiesta per chiarire come mai il pozzo non fosse "protetto". In segno di protesta e solidarietà le segreterie di Fim, Fiom e Uilm hanno indetto per oggi una fermata di 15 minuti alla fine di ogni turno di lavoro "contro l'infinita sequenza di incidenti mortali e per condizioni di lavoro che tutelino la salute e la vita stessa". Le stesse segreterie hanno comunicato l’avvio di una sottoscrizione tra i lavoratori genovesi aperta alla città, a sostegno della mamma di Cassola. Le coordinate bancarie di riferimento per effettuare i versamenti sono le seguenti: Banca Nazionale del Lavoro, Dipendenza di Busalla, c/c n. 001600 intestato a Maria Teresa Cassola presso 3352 Busalla, IBAN IT84 D010 0531 8700 0000 0001 600.