Politica

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Sarà messo in vendita lo stadio Luigi Ferraris di Genova: il consiglio d'amministrazione della società Sportingenova, detenuta per il 70% da Comune e per il 30% da Amiu, si è riunito ieri ribadendo l'insostenibilità dei costi dell'impianto. L'ultima parola sulla cessione dello stadio spetterà all'assemblea dei soci che si riunirà entro fine ottobre, ma si tratterà di una formalità. Dopo quella riunione si potrà procedere alla vendita, preceduta da una stima del valore che sarà affidata a un perito. La precedente valutazione, risalente al 2006, ammontava a 38 milioni di euro. "Il debito strutturale dello stadio, che nel 2007 è stato di mezzo milione di euro, unito alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto, fra cui quelle che dovranno essere sostenute per adeguare il Ferraris agli standard Uefa, non consentono alla Sportingenova di continuare a sostenerne il costo" ha spiegato l'assessore comunale allo sport. "La Società deve puntare su quegli impianti che possono garantire un rendimento, ma anche su quelli che rappresentano un valore sociale e che sono quindi destinati allo sport non professionistico - ha aggiunto - Il Ferraris non rientra in questi due parametri". L'alienazione non comporterà comunque alcun cambio nella destinazione d'uso.