Cronaca

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L'acqua è un bene sempre più costoso. E non solo nei paesi dove c'é penuria idrica, ma anche in nazioni come l'Italia, che ne ha in abbondanza. Nel Belpaese infatti le tariffe idriche negli ultimi cinque anni sono aumentate di oltre un terzo e nell'ultimo anno sono cresciute ad un passo più rapido dell'inflazione. E in alcune città, come Bologna, i costi idrici si avvicinano ai massimi registrati a livello mondiale. Tariffe oltre la media si registrano anche a Palermo, Cagliari, Firenze e Torino. L'acqua a più buon mercato la si trova, invece, oltre che a Milano, anche a Venezia, Trieste e Genova. Il capoluogo ligure, però, si distingue per aver registrato il maggior rialzo negli ultimi 12 mesi: in un anno le tariffe idriche a Genova sono aumentate del 10,85%. E' quanto emerge dal Rapporto internazionale sull'Acqua e sui relativi costi nel 2007-2008 realizzata da Nus Consulting Group, che fornisce una panoramica sui costi idrici in Italia e in 14 paesi nel mondo. In Italia, secondo l'indagine, le tariffe idriche (la fornitura presa a riferimento è relativa a un'attività commerciale con un consumo annuo previsto di 10.000 mc) sono aumentate in un anno dai 95,5392 centesimi di euro al metro cubo del 2007 ai 100,0323 cent/mc del 2008, mettendo a segno un rialzo del 4,7%, ben oltre il tasso inflazione (al 3,8%). Nell'arco degli ultimi 5 anni, tra il 2003 e il 2008, i costi idrici sono aumentati addirittura del 35,4%. Ma l'acqua non costa allo stesso modo in tutto lo stivale. A Bologna, che è la città italiana con il costo più alto per approvvigionamento idrico, si pagano 188,25 cent/mc, quasi come in Germania che è la nazione più cara a livello mondiale. La tariffa applicata nel capoluogo emiliano risulta così superiore dell'801,47% rispetto a Milano, che risulta invece la città con il più basso costo idrico (23,4885 cent/mc).