Settimana di scioperi dei camalli contro avviso di garanzia a Batini

I camalli e i sindacati hanno indetto lo stato di agitazione del porto di Genova dopo l'iscrizione di Paride Batini e del suo vice nel registro degli indagati per truffa sull'indenizzo per la gestione provvisoria del multipurpose: oggi primo sciopero del secondo turno, domani volantinaggio davanti a palazzo Ducale dove si riunisce la "48 ore del mare" di Confitarma. Mercoledì, giovedì e venerdì ancora sciopero del secondo turno, sabato del quarto turno straordinario. Intanto le indagini sono giunte a una svolta. I tre nuovi indagati, comparsi oggi nell'avviso di fine indagine - Paride Batini, il suo vice Paolo Marchelli e l' ex 'port manager' Filippo Schiaffino - sono accusati di truffa in concorso con Giovanni Novi, ex presidente dell'autorità portuale e con Giuseppe Novaresi, avvocato dello Stato e consulente, per i soldi dati alla Culmv. Schiaffino inoltre deve rispondere di falso ideologico, sempre in concorso con Novi. La presunta truffa è quella per cui Novaresi, secondo l' accusa, avrebbe redatto, su richiesta di Novi, un parere comodo da parte dell'Avvocatura di Stato di Genova e una falsa relazione che indussero in errore i membri del comitato portuale ed i revisori dei conti che approvarono perciò un indennizzo a favore della Compagnia Unica di 1.728.000 euro, somma di cui la prima metà venne versata ai 'camalli' il 30 giugno del 2007 e la seconda doveva essere saldata il 30 giugno scorso. Anche Schiaffino, sempre su richiesta di Novi, avrebbe a sua volta redatto una falsa relazione per indurre in errore i membri del comitato portuale. Schiaffino inoltre è accusato in concorso con Novi per falso ideologico per aver attestato fatti favorevoli alla Compagnia Unica. Gli altri indagati sono Giovanni Novi, Sergio Maria Carbone, Alessandro Carena, l'avvocato dello Stato Giuseppe Novaresi, Aldo Spinelli e Aldo Grimaldi. Intanto il presidente del porto Lugi Merlo ha lanciato un appello a distanza alla Culmv: "Non ci facciamo prendere dalle emergenze ma dialoghiamo in modo costruttivo per il futuro". (Elisabetta Biancalani)