Tempo di ordinanze e di divieti sulla balneazione. L'abbandono di cani e gatti, prima delle vacanze estive, è certamente segno di inciviltà ma è favorito dall'assenza di servizi ed ospitalità nei luoghi di villeggiatura. La realtà è pesante per cane e padrone, con una selva di divieti di accesso in molte zone cittadine e di diversi esercizi commerciali. La Protezione animali savonese assegna quindi a quasi tutti i comuni costieri, aggiungendovi l'autorità portuale di Savona, la bandiera nera dell'accoglienza animalista, ricordando le sue proposte, finora ignorate: l'individuazione di almeno una spiaggia libera, per ogni comune costiero, aperta ai cani, prevista dalla legge regionale del 2000 sulla tutela degli animali domestici, esiste solo a Pietra Ligure e Finale Ligure. L'alleggerimento delle ordinanze comunali sulla circolazione dei cani in città, con l'eliminazione o la riduzione dei troppi divieti, come quelli di accesso alle isole pedonali, giardini pubblici, lungomari, bar e ristoranti, attuato finora solo dai comuni di Finale Ligure, Spotorno e Loano. La promozione dell'accoglienza degli animali al seguito negli alberghi e campeggi, pur nel rispetto dei diritti altrui. Il controllo dei parcheggi esposti al sole. L'Enpa savonese è stata la prima associazione in Italia ad impegnarsi per migliorare le vacanze di turisti con animali in Italia, ottenendo la possibilità di accesso agli animali in oltre 500 spiagge della penisola e curando una rubrica sul proprio sito internet.
Cronaca
Bandiere nere dall'enpa alle spiagge di ponente
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