Cronaca

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Nuove presunte irregolarità sono finite al centro di inchieste firmate dagli inquirenti dell'ufficio violazioni edilizie del comune di Lavagna. Supposti illeciti edilizi hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di due persone che sarebbero coinvolte nella parziale ristrutturazione dello Schooner, il locale gestito da Tino Berbera, fino alla morte avvenuta per cause accidentali, la vigilia della scorsa Pasqua. Secondo l’accusa, qualcuno avrebbe taciuto nonostante fosse investito ad intervenire per far sanare i presunti abusi. A complicare la vicenda hanno concorso le indagini del pm Gabriella Dotto. Secondo gli accertamenti della guardia di finanza spezzina lo Schooner non sarebbe mai stato collaudato. Si complica la storia con una vicenda che getta ombre sulla stessa morte dell’imprenditore, ucciso da una paratia piovutagli addosso a seguito di una violenta ondata in una notte di mareggiata, il 22 marzo scorso.