Cronaca

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Tre persone, il marito dell'amante della vittima e due suoi presunti complici, due immigrati dell'Europa dell'est, sono indagati per l'omicidio di Luigi Damonte, il magazziniere della Coop di 46 anni, ucciso ieri mattina a bastonate ad Arenzano mentre si recava al lavoro. Il sostituto procuratore di Genova Pier Carlo Di Gennaro si sta recando nella caserma dei carabinieri di Arenzano per interrogare i tre e decidere quindi se sottoporli a fermo di polizia giudiziaria. E' da ieri sera che le indagini dei carabinieri della compagnia di Arenzano e del Reparto Operativo del comando provinciale di Genova hanno imboccato la pista passionale. Damonte, sposato e con un figlio ventenne studente universitario, aveva infatti una relazione con una collega di lavoro, un'albanese addetta alle pulizie del magazzino della Coop. Sembra che il marito della donna, un calabrese descritto come separato in casa, avesse già minacciato Damonte. I carabinieri sospettano che il marito abbia ingaggiato i due stranieri per tendere un agguato al rivale all'uscita da casa e dargli una lezione. Il pestaggio, con un grosso ramo d'albero, trovato insanguinato vicino al corpo di Damonte, è però sfociato nell'omicidio.