Cronaca

1 minuto e 18 secondi di lettura
"Un mondo nuovo è nato, il più vero e reale di tutti, ma bisogna saperlo vedere": nell'omelia della veglia Pasquale, l'arcivescovo di Genova Cardinale Angelo Bagnasco ha rinnovato l'invito a riconoscere "i segni della novità del Risorto" e a non fermarsi "solo al male che sempre fa più rumore del bene?". "Il mondo vecchio e corposo - ha affermato il cardinale Bagnasco - è dato dal nostro pensare in termini di potere e di autoaffermazione, di violenza e di egoismo. Il mondo vecchio è un mondo che vive di paura, la paura di uscire da sé, che vuole tenersi nelle proprie mani e costruire da solo se stesso e il proprio futuro, che ha paura di fidarsi e affidarsi a Dio". "Non ci accorgiamo - ha proseguito l'arcivescovo di Genova - che quanto più l'umanità si pensa senza Dio tanto più perde se stessa? Perde la bussola del bene, del vero, del giusto? Si smarrisce nella selva delle opinioni tanto più saccenti quanto più fragili? Fino a dimenticare le cose elementari quali l'intangibilità della vita umana dal concepimento al suo tramonto naturale, il fondamento ineguagliabile della famiglia fondata su un vincolo sociale e pubblico che è il matrimonio, e che per noi credenti è anche sacramento? Fino ad esaltare l'individuo tanto da renderlo egocentrico, oscurando la verità che la persona non è un isola, ma vive in un tessuto di relazioni vive e vitali dove ha diritti e altrettanti doveri?" (ANSA).