Cronaca

1 minuto e 2 secondi di lettura

Sono proseguite questa mattina e continuano nel pomeriggio, le arringhe degli avvocati di parte civile nel processo sugli abusi avvenuti durante il G8 di Genova, nella caserma di Bolzaneto, che vede 45 imputati tra funzionari di polizia, ufficiali e sottufficiali della polizia penitenziaria, medici, e carabinieri. La pubblica accusa ha chiestocomplessivamente 76 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione per 44 imputati, mentre per il quarantacinquesimo è stata chiesta l'assoluzione. "Anche se nel nostro ordinamento non è previsto il reato di tortura, è stato appurato dalla pubblica accusa che a Bolzaneto ci furono comportamenti disumani e degradanti. Io mi indigno profondamente quando i poliziotti istigano - com'é avvenuto a Bolzaneto - detenuti e arrestati a gridare 'Viva il Duce' e a cantare 'Faccetta nera'". Lo ha sostenuto nella sua arringa l'avvocato di parte civile Paolo Sodani, che assiste due parti lese nel processo per le violenze e i soprusi avvenuti nella caserma di Bolzaneto, durante il G8. Per Sodani, inoltre, le forze armate presenti nella struttura hanno violato la democrazia, con il loro comportamento in cui si è inneggiato al fascismo e alla discriminazione razziale. Sodani ha concluso:"In quei giorni, visto il comportamento delle forze dell'ordine, penso che qualcuno avesse promesso loro la completa impunità".