Cronaca

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Potrebbe essere stato il peso improvviso di una "rizza" (la barra metallica di circa 30 kg per 5 metri di lunghezza che assicura i container alla coperta della nave) ad aver fatto perdere l'equilibrio a Fabrizio Cannonero, il 40enne deceduto nella notte in porto, facendolo precipitare: questa l' ipotesi più verosimile secondo i tecnici della Capitaneria di porto che nella notte sono intervenuti sul luogo dell'incidente, con gli investigatori della Polmare e gli specialisti della polizia scientifica. La barra metallica, che non è stata trovata né sulla nave né sulla banchina, sarebbe presumibilmente finita in mare. Ma sono in corso accertamenti anche sulle condizioni di sicurezza della nave posta sotto sequestro, la Mol Renaissance, sull'organizzazione del lavoro e sulle dotazioni di sicurezza. Sul luogo della caduta (quindi sul bordo della nave) non erano infatti montate le balaustre di sicurezza. Secondo quanto ricostruito da Capitaneria di porto e Polmare, quando Cannonero è caduto stava sfilando la "rizza" mentre un altro operaio la stava svitando dall'arridatoio. I due, ha detto il collega della vittima (unico testimone oculare) agli investigatori, avevano appena iniziato le attività preparatorie per lo scarico dei container, che dopo la rimozione dei blocchi vengono agganciati dalle gru. Il collega della vittima, che aveva provveduto allo sganciamento della barra, ha spiegato di non aver visto come sia avvenuta la caduta, ha detto di aver sentito un urlo e di non aver più visto l'operaio sulla piattaforma.

7.14 L'INCIDENTE A CALATA SANITA'

L'incidente mortale è successo intorno all'1.20 quando Fabrizio Cannonero, residente a Genova Prà, è caduto da 20 metri mentre era impegnato nelle operazioni di scarico dei container dalla nave Mol Renaissance battente bandiera liberiana. L'uomo si trovava al terzo livello del raggruppamento di container, quando è precipitato nel vuoto. E' morto sul colpo: nello schianto a terra ha battuto la testa riportando lesioni e fratture gravissime. A nulla sono serviti i soccorsi dei colleghi e dei medici del 118. L'incidente mortale è avvenuto a Calata Sanità, al terminal Sech. La capitaneria di porto ha subito posto sotto sequestro la banchina. I lavoratori della Culmv hanno proclamato 48 ore di sciopero. "La situazione è molto delicata - dice Enrico Ascheri della Filt Cgil - da tempo denunciamo i problemi di sicurezza in porto". Il lavoro al Sech è stato bloccato. Fermo anche il Vte di Genova Voltri.

10.13 RIUNIONE DEI SINDACATI

Nuove forme di protesta in seguito alla morte dell'operaio della Compagnia unica avvenuta questa notte nel porto di Genova, durante le operazioni di scarico di una nave portacontainer. I sindacati e i delegati del porto si riuniranno intorno alle ore 11 per decidere quali forme di protesta adottare, oltre allo sciopero di 48 ore già proclamato. Quello di stanotte è il settimo incidente mortale avvenuto negli ultimi dodici anni nel porto di Genova. L'ultimo caso di morte bianca direttamente legata all'esercizio di funzioni portuali era stato quello di Enrico Formenti, uno dei responsabili operativi del terminal Forest, schiacciato da una balla di cellulosa da due tonnellate caduta da una pila alta otto metri, disgrazia che risale al 13 aprile scorso.

10.40 CORTEI VERSO LA PREFETTURA. C'E ANCHE PRESIDENTE MERLO

I lavoratori del porto di Genova e in particolare quelli della Culmv hanno deciso di scendere in corteo dopo la morte sul lavoro della notte avvenuta al terminal Sech di Calata Sanità. Due i cortei: uno dei lavoratori delle Riparazioni navali, con circa 300 manifestanti, da piazza Cavour verso la prefettura; l'altro dalla zona di Lungomare Canepa, a Sampierdarena, verso via Buozzi e la prefettura. In testa a quest'ultima manifestazione c'è il presidente del porto Luigi Merlo. Pesanti disagi alla viabilità.

11.54 IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE REPETTO

Il presidente della Provincia di Genova Repetto ha espresso al console Paride Batini il proprio cordoglio, in seguito al terribile incidente mortale avvenuto nel porto di Genova: "La tragica notizia della morte di un lavoratore portuale, socio della Compagnia, avvenuta stanotte in servizio su una nave a Calata Sanità ha suscitato un forte sentimento di dolore e di partecipazione in tutta l'amministrazione provinciale. Voglia porgere ai famigliari della vittima e ai soci della Compagnia le più sentite condoglianze, mie e della Giunta provinciale. Voglia altresì rappresentare loro - continua Repetto - l'impegno dell'Amministrazione provinciale a proseguire nel proposito avviato d'intesa con la nuova presidenza dell'Autorità portuale, anche su impulso della Compagnia, di rispondere concretamente e stabilmente alle esigenze di sicurezza del lavoro portuale dotando il nostro scalo, come i principali porti europei, di strutture formative adeguate alle professionalità richieste dalla complessità delle operazioni portuali".

12.09 IL CORDOGLIO DEL MINISTERO DEL LAVORO

"La morte del portuale della Culmv di Genova, Fabrizio Canonero, avvenuta questa notte, suscita in tutti noi grande angoscia e si aggiunge alla tragica fila dei tanti caduti che continuano a funestare il lavoro italiano". Si è espresso così in una note, il capo della segreteria tecnica del ministero del Lavoro, Giovanni Battafarano. "Nel rivolgere le più sentite condoglianze ai familiari ed ai compagni di lavoro della vittima - prosegue la nota - ci sentiamo ancora più spronati a portare a termine l'impegno in corso in questi giorni, insieme con le parti sociali, per concludere il Testo Unico in materia di sicurezza del lavoro".

13.10 ANCHE IL PADRE MORI' IN PORTO

Fabrizio Cannonero, il lavoratore della Culmv di Genova deceduto questa notte, è morto come suo padre. Anche il genitore dell'operaio infatti, aveva perso la vita per un incidente avvenuto sulle banchine dello scalo marittimo quando Fabrizio era ancora un bambino. E proprio per questo Cannonero era entrato nella Compagnia unica prendendo il posto del padre. Il tragico particolare emerge dal racconto dei compagni del circolo del Prc San Teodoro/porto al quale Cannonero, che lascia la giovane convivente ed un un figlio di 4 anni, era iscritto da tempo.

18.09 SCIOPERO IN PORTO, DISAGI AL TRAFFICO

Lo sciopero in atto al porto di Genova, in segno di protesta per l'ennesimo tragico incidente sul lavoro avvenuto nella notte sta causando nuovi disagi alla viabilità ordinaria ed autostradale del nodo genovese. In particolare code di mezzi pesanti stanno bloccando l'uscita autostradale di Genova Ovest, con ripercussioni anche sulle strade che conducono ai valichi portuali. Pattuglie della Polizia Stradale e dei Vigili Urbani stanno presidiando le zone più a rischio per il traffico.