Politica

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E’ stata appena sfiorata dalla bufera sanità la soddisfazione del Presidente Burlando per aver oramai vinto la battaglia sull’Autorità portuale.
Gia era prevedibile che Claudio l’avrebbe spuntata giocando alla lotteria dei tre nomi (Margini, Merlo e Costa) con un duetto di candidati graditi, ma l’evolversi degli accadimenti rende più certa l’esclusione dell’ex ministro Costa, ben al di la del mero calcolo delle probabilità.
I contatti con gli esponenti della “società portuale” attivati dal presidente della Regione vanno benissimo: taluno preferisce Merlo altri Margini; nessuno indica Costa. Nel corso di un incontro con il Console Paride Batini quest’ultimo sarebbe stato più esplicito: “non vogliamo il veneziano” ed alla richiesta di Burlando di poter rendere nota questa indicazione dei camalli, Batini avrebbe risposto un eloquente: “Belin!”
Lo stesso Console sembra aver giocato un ruolo nel rabbonire Forza Italia e nel portare anche l’opposizione, per caso ce ne fosse stato bisogno, contro il candidato della Vincenzi. Si parla di una sua cena con alcuni esponenti azzurri, presente il capogruppo regionale Morgillo. Chissà quale freccia avrà usato il buon Paride: certamente ha colto il “tallone” degli azzurri, tant’é che in Consiglio Regionale la critica generica da parte dell’opposizione sull’intera terna è divenuta una bocciatura contro il candidato del Sindaco, Costa!
E la Vincenzi? Non molto a suo agio in questo ruolo di grande sconfitta, Marta comincia a dare segni di escandescenza… Ha minacciato di licenziamento l’Assessore comunale dei Verdi in ritorsione alle dichiarazioni del Suo partito pro “duetto” Burlando . Insulti e grida anche alla notizia che la dipietrista Consiliere regionale Muratore abbia garantito il sostegno anti Costa del suo ministro Dipietro. Del resto tute le pressioni dei politici Genovesi sul Governo hanno isolato Marta Vincenzi, tra l’altro la sua organizzazione di pranzi e cene in favore di Costa va malissimo: l’unico disposto a parteciparvi è Rosario Monteleone e non è escluso, di questo passo, che Marta pranzi da sola pure il giorno di Natale|!
E così, sulla riva del fiume -canale portuale - il Presidente Burlando attende cinico e felice. Cinico perché nel rush finale non farà battaglie in favore di alcuno dei suoi due pupilli, felice perché passerà certamente da quel fiume il cadavere della candidatura del suo nemico.