Il braccio di forza dei motociclisti genovesi è andato in scena come previsto. E come previsto ha paralizzato la città. Centinaia i "telemultati", e non, che si sono ritrovati alle 17.30 in piazza De Ferrari per mettere in atto la loro "vendetta". Come prevede il codice della strada, nessun sorpasso ai semafori, via libera diligentemente ai pedoni sulle strisce, velocità e precedenze rispettate alla lettura. Il risultato è che tutta la viabilità è andata in tilt. Agli incroci, specie in quelli di via Fieschi e piazza Dante, è andato in scena il delirio: auto che cercavano di passare, motociclisti che, fermi prima delle strisce pedonali, impedivano alle auto di proseguire, bus incolonnati. In alcuni casi la tensione è salita al massimo, con gli automobilisti che hanno inveito contro i centauri. Gran concerto di clacson e duro lavoro per i vigili urbani che hanno fatto bloccare gli autobus diretti verso ponente a causa del blocco di via XX Settembre. Paralisi anche in via Roma e piazza Corvetto, fino a quando i motociclisti si sono spostati in via Garibaldi, per andare a protestare sotto le finestre di Palazzo Tursi. Obiettivo della manifestazione: sensibilizzare il comune a un miglior trattamento dei motociclisti che, con questa protesta, hanno dimostrato come possono essere in grado di mandare in tilt il traffico cittadino se, invece di usare le due ruote, prendessero l'auto. (Davide Lentini)
Cronaca
La "rivolta" dei motociclisti genovesi manda il tilt la città
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