cronaca

A Terrazza Colombo il convegno "Internet veloce in Liguria. Quali soluzioni per i piccoli comuni"
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Permettere ai piccoli comuni dell'entroterra di avere a disposizione una connessione internet veloce in modo da consentire ai cittadini, imprese e amministrazioni di sfruttare al massimo le potenzialità dei propri territori. A Terrazza Colombo l'incontro che ha analizzato la situazione delle piccole realtà della Liguria escluse in parte dal servizio e che affrontano le difficoltà. Sono stati questi i temi al centro del convegno "Internet veloce in Liguria. Quali soluzioni per i piccoli comuni".

"Secondo noi è una questione di democrazia - spiega Simone Bigotti, amministratore delegato di BBBell, azienda di telecomunicazione operativa nel Nord-Ovest -. La connessione wireless attraverso ponti radio permette di essere più incisivi e veloci, permette di dare una risposta immediata alle realtà del territorio. Non possiamo infatti aspettare i piani e i tempi dei bandi di gara".

Diventa anche una questione di opportunità e di efficienza dell'intero sistema: "Ci sono dei territori - prosegue Bigotti - che non ha senso servire con la fibra ottica perché i tempi e i costi tendono all'infinito. Invece il wireless consente di collegare due milioni e mezzo di utenti a internet con la banda ultra-larga. Nel 2020 con l'emergenza Covid queste persone non avrebbero potuto lavorare o studiare e sarebbero state tagliate fuori dal sistema".

Centrale per superare le problematiche diventa dunque il rapporto tra realtà private che lavorano nel settore, amministrazioni locali e politiche e strategie nazionali. Spesso infatti le aziende valutano l'economicità di un percorso utile a fornire la connessione ai territori con il rischio che alcuni di questi vengano in qualche modo esclusi in quanto non econimico. Qui ritorna la questione della democrazia di accesso a tutti e di pari opportunità di sviluppo. "Noi - spiega ancora Bigotti - abbiamo portato avanti un discorso con l'unione montana della valle Stura. Abbiamo creato una economicità di sistema che permette di coprire tutte le aree di un territorio con la nostra azienda che investe anche per arrivare in quelle frazioni più complicate" anche quelle che per una azienda privata non risulterebbero profittevoli.

Un discorso, quello legato alla connettività rapida dei piccoli comuni dell'entroterra, che vede ancora diverse problematiche. I dati dimostrano quanto l'arrivo della pandemia abbia cambiato le modalità sociali di lavoro. "Prima del Covid le persone che lavoravano in smart working erano circa 500 mila, durante il lockdown sono state oltre 8 milioni, ora siamo intorno ai 5 milioni - precisa Guido Conforti di Confindustria Genova che rimarca l'importanza per le imprese che operano nell'entroterra di avere a disposizione una connessione internet efficiente e funzionante -. Ci sono diverse realtà nelle valli che hanno una vocazione produttiva. Queste aziende hanno bisogno, per poter funzionare ed essere competitive nel mercato e avere rapporti con le pubbliche amministrazioni di una connessione".

Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio sottolinea l'importanza di creare "un libro bianco per quello che è lo stato dell'arte in modo da mappare la situazione in Liguria. Potrebbe essere uno studio che diventa un punto di riferimento e permette di monitorare nel tempo i passi avanti fatti".

Regione Liguria negli anni precedenti allo scoppio della pandemia ha messo in campo un bando per finanziare e agevolare la diffusione della connettività. Andrea Benveduti, assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria: "La nostra regione è ricca di segmenti di territori che si estendono non in orizzontale lungo la costa ma in verticale. E' disarmante pensare che ci siano realtà che soffrono ancora. E' una questione di democrazia permettere a tutti di avere gli stessi mezzi e diritti anche pensando alla possibilità di un ripopolamento di queste aree".


Democrazia come pari opportunità, liberta di agire e tempi veloci sono i cardini su cui si basa la necessità delle realtà territoriali. A Lorsica, piccolo comune della val Fontanabuona è stata proprio la creazione di un sistema di ponti radio a permettere la connessione. Ma le difficoltà per chi vive e lavora in queste zone è giornaliera come spiega il sindaco Alessandro Graziadelli. "Quando ad esempio ci sono situazioni di maltempo ma in generale per tutta l'attività della nostra amministrazione è fondamentale avere sistemi efficienti e veloci di connessione non solo come infrastrutture materiali ma anche dal punto di vista immateriali. La nostra situazione è sotto gli occhi di tutti". Anche il sindaco di Savignone, Mauro Tamagno, preme sotto questo aspetto e aggiunge un altro tema: "Oltre alla connessione per noi come Comuni poi è importante essere assistiti con continuità in modo da risolvere in tempi brevi eventuali problematiche".