cronaca

Abitanti commossi al taglio del nastro del viadotto che collega le due sponde dello Scrivia
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Montoggio si veste a festa per il suo nuovo ponte "scaccia alluvioni" a una sola campata, quaranta metri di lunghezza senza più piloni nel greto dello Scrivia.

Da quassù, in alta Valle Scrivia, a quasi 40 km da Genova, anche la pioggia oggi fa meno paura, un risultato non da poco visto che nel 2014 e 2015 lì il torrente proprio per l'effetto tappo del vecchio ponte anni '30 alluvionò tutto, strade, case e negozi, come il panificio di Gabriella, una rumena ormai di Montoggio che anche oggi sforna felice pizza e focaccia per la festa.

L'annullo filatelico delle Poste del paese, la musica di una cornamusa arrivata da Genova, il transito delle auto d'epoca, i festoni tricolori, i palloncini colorati liberati nel cielo gonfio di pioggia, i banchetti tipo sagra per il rinfresco, l'invito ufficiale alla festa esteso a tutti i cittadini.
Molti abitanti arrivano in paese dalle frazioni più lontane, a piedi, e in auto: via Roma, la spina dorsale del paese, è piena di auto posteggiate come si vede solo nei giorni delle grandi sagre d'estate. Insomma quella di Montoggio è una comunità che si stringe, fa gruppo, forse con ancora i drammatici ricordi delle alluvioni negli occhi, e che fa festa per celebrare il suo nuovo ponte.

Un ponte ancora senza nome, "potremmo fare un referendum per sceglierlo o chiederlo ai ragazzi delle scuole" butta lì il sindaco Mauro Fantoni che a questa domanda sembra quasi impreparato.

Molti gli abitanti di Montoggio con il vestito bello della domenica, tanti anche i politici presenti, fra cui i sindaci della Valle Scrivia con la fascia tricolore e che si stringono attorno Fantoni come a si fa con un fratello che finalmente ha superato l'esame più difficile. C'è pure il prefetto di Genova Franceschelli, che la Valle Scrivia non l'aveva mai vista prima, ci sono preti e un monsignore, i carabinieri, per questo evento in Valle Scrivia atteso da un anno, da quando i lavori del nuovo ponte sono entrati nel vivo.

Fantoni taglia il nastro e ringrazia tutti, per prima la Regione Liguria, e il presidente Toti infatti riceve applausi, "parafrasando Renzo Piano, noi stiamo continuando la nostra opera di rammendo della Liguria" dice fra l'altro il governatore al fianco del suo assessore alla Protezione Civile e alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, defilato, e che pure del nuovo ponte si è occupato in prima persona.

Il momento più commovente dopo il taglio del nastro quando il paese si riunisce davvero e non solo idealmente: Toti, Fantoni, e tutti gli altri s'incamminano con passo solenne verso l'altra sponda dello Scrivia, ma calpestano il ponte quasi con cautela, e si attestano davanti alle transenne che ancora impediscono l'accesso a cui sta nell'altra parte del paese.

Quando finalmente si spostano le griglie e si apre il passaggio spuntano i visi, le facce della gente, alcuni con gli occhi lucidi, abitanti che senza il ponte erano tagliati fuori dal cuore del paese, "sono emozionata e commossa" ammette una donna, che poi fa due passi e va sul nuovo ponte: l'accesso diretto nel paese, "prima del nuovo ponte per arrivare qui dovevamo fare il giro del globo".