Una scelta criticata da automobilisti, motociclisti e a volte anche dagli stessi ciclisti quella del Comune di Genova di rendere la città più green tappezzando la città di piste ciclabili "low cost".In molti avevano esultato mentre altri avevano storto il naso: da una parte ciclisti, ma anche molti cittadini pronti a salire in sella, pedalare e godersi la città, dall'altro, chi il progetto del Comune per valorizzare la mobilità sostenibile non lo trova sviluppato abbastanza, andando a intralciare la viabilità ordinaria. E' il caso di Corso Italia, dove dopo diversi scontri tra cittadini e Comune si è riuscito a trovare un compromesso, apportando modifiche al progetto iniziale. (LEGGI QUI)
Un'idea necessaria per rendere Genova più 'bike friendly', prendendo atto che nella classifica Bikester del 2020 Genova risultava quart'ultima tra 48 città italiane. Forse è stata proprio l'esecuzione del progetto più che l'idea, a far fare alle nostre piste, tracciate con la pittura rossa a bordo strada, il giro della nazione con il servizio "Corsie ciclabili da pazzi" andato in onda ieri, 25 ottobre, su Striscia La Notizia. Ma le nostre corsie ciclabili non sono il primo step del programma del Comune di Genova per rendere Genova più "pulita" e "sostenibile": solo il 18 ottobre nel quartiere di Nervi è partita la rivoluzione sperimentale (I DETTAGLI) di tre mesi del traffico, studiata per eliminare traffico e smog nella zona.
Un duro colpo alla giunta comunale della città quello sferrato dalla trasmissione di Canale 5, che con la sua inviata Chiara Squaglia ha mostrato alla nazione la pista ciclabile di Corso Italia, ma anche quelle della Foce, di Sampierdarena e Rivarolo: strisce rosse tratteggiate che scompaiono agli incroci per ricomparire poco più avanti, poco spazio a lato della carreggiata ma anche corsie "fantasma", un vero e proprio tour tra le piste ciclabili definite "folli".
A rincarare la dose l'intervento "dell'esperto" in sicurezza stradale, Enrico Bonizzoli: "Un vademecum di tutto ciò che non deve essere fatto per quanto concerne la viabilità ciclabile: non sono normate e non si possono fare. Si sono sbizzarriti usando linee di delimitazione in eccesso, quattro invece che le due previste, percorsi troppo stretti, al di sotto degli standard, e ostacoli come tombini e parcheggi a destra."
Un finale ironico quello del servizio di Striscia, dove l'inviata Squaglia viaggia in bicicletta seguendo i percorsi ciclabili, superando ostacoli e peripezie come nel videogioco Super Mario: quello che i ciclisti genovesi devono affrontare ogni giorno.
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