cronaca

Il proprietario, un pittore, ammette, "mi davano del matto, ora potrei diventare ricco ma sono soddisfatto"
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"Ho iniziato quasi per gioco nel 2013/2014 quando compro una Fiat Cinquecento e decido di dipingere dei quadri poi trasferiti con una pellicola sulla carrozzeria della macchina. Lì per lì mi hanno dato del matto perché pensavano fosse una cosa assurda e irreale e invece...".

E' invece l'idea del pittore Angelo Gnecco, uno degli artisti che espongono in via San Lorenzo, è diventata un successo: le sue Cinquecento (ora ne ha tre più una Bianchina) con la livrea dei carruggi del centro storico e altri scorci della Liguria sono fra le attrazioni più gettonate dai turisti e dai genovesi a spasso nei vicoli.

Fra i suoi estimatori il sindaco campanilista Marco Bucci che quando passa da quelle parti scambia sempre due parole con l'artista.

Residente da sempre a Quinto, Gnecco non svela la via del garage dove custodisce le sue auto, "è un segreto, le proteggo perché sono anziane, hanno più di cinquant'anni, mi hanno offerto tanti soldi per averle, sino a 10 mila euro, ma non ho accettato, non ho bisogno di soldi e mi piace che i turisti possano godere di un'attrazione in più che poi con i cellulari e i social in poco tempo fa il giro del mondo".

Aggiunge poi che ogni tanto per muovere le Cinquecento partecipa a raduni di auto storiche insieme al suo meccanico: "Il 14 novembre andremo a Rapallo e Portofino". Chiarisce che il posteggio di piazza Matteotti gli viene concesso gratis dal Comune previa regolare richiesta, aggiunge anche di avere un bel rapporto con il sindaco Bucci: "Lui tiene alla città come ci tengo io".

Gnecco mostra poi uno dei quadri più recenti, in cui una delle sue Cinquecento è proiettata nel film "Luca", il noto cartoon della Disney ambientato nelle Cinque Terre, "ho avuto anche il piacere di conoscere Alberto - dice indicando il più alto dei due ragazzi del quadro protagonisti nel film in versione cartoon - in realtà è un colonnello dell'Aeronautica Militare che vive a Roma, lui passando di qui dopo avere visto questo quadro mi ha svelato che la storia di Luca fa riferimento alla vera storia genovese del regista Enrico Casarosa, suo grande amico, la trama del film, mi ha detto, non è altro che la storia della loro amicizia visto che hanno vissuto insieme a Genova sino ai dieci anni".