cronaca

Potenziati anche i controlli da parte delle forze dell'ordine
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Stop a bivacchi, alcool ed emissioni sonore. Il tris di ordinanze che la giunta Scullino ha posato sulla città di Ventimiglia per cercare di garantire il più possibile la sicurezza al singolo. "Tolleranza zero" - tuona il sindaco Gaetano Scullino - "verso tutti i trasgressori. Ventimiglia non può più reggere una situazione del genere. Basta! Sono ordinanze pesanti ma necessarie. Residenti e commercianti sono esasperati da tutto questo caos. Finalmente è arrivata la firma del Prefetto Nanei". È un fiume in piena il primo cittadino della città di confine da mesi al centro delle cronache, non solo locali, per fatti che riguardano prevalentemente risse, atti vandalici e abuso di alcool. Di seguito il dettaglio delle tre ordinanze.


La prima vieta, dalle ore 22 alle ore 8, la vendita, da asporto di bevande alcoliche anche da distributori automatici; i gestori, in questo arco di tempo, dovranno anche rendere non accessibili le bevande su scaffali o vetrine. La seconda limita l'uso della musica ad alto volume. Tutti i locali di somministrazione di alimenti e bevande dovranno chiudere dal lunedì al giovedì alle ore 24 mentre il venerdì, il sabato e la domenica all'una di notte. In tutti i casi la musica dovrà essere spenta un'ora prima della chiusura.

 
Infine, la terza ordinanza vieta il consumo di alcool all'aperto ( eccetto all'intero di aree di somministrazione autorizzate), il bivacco in tutte le sue forme ( dall'occupazione impropria delle panchine all'accatastamento di zaini e borse) e in tutte le aree cittadine e site all'interno dell'alveo del fiume Roya e zone limitrofe vedi, ad esempio, svincolo autostradale. Insomma una linea dura senza ripensamenti. "Abbiamo lavorato tutti insieme" - spiega Dario Trucchi, presidente di Confcommercio - "per cercare di dare un segnale forte e inequivocabile. È impossibile andare avanti in questo clima di caos, degrado, risse e atti vandalici".


Decisamente meno 'speranzosi' i toni di Maiolino, storico ristoratore nei pressi della stazione. "È una vergogna. Questa situazione fa schifo. Sono costretto a chiudere alle 16 del pomeriggio perché con l'imbrunire qui diventa terra di nessuno. Spero che con queste ordinanze qualcosa cambi ma...ho i miei dubbi".