cronaca

Dopo i fatti di sabato a Roma
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Il giorno dopo i fatti di Roma e l'assalto alla sede nazionale della Cgil nella Capitale da parte dei manifestanti no green pass si alza la tensione. A Genova presidio nella sede di via San Giovanni d'Acri a Cornigliano, in quella di Chiavari in corso Garibaldi, a Imperia, Savona e La Spezia.

Intanto i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno indetto una manifestazione "nazionale e antifascista" per sabato 16 ottobre a Roma, e chiedono lo scioglimento per legge di tutte le organizzazioni neofasciste e neonaziste. "Cgil, Cisl e Uil organizzeranno sabato 16 ottobre a Roma, una grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia", affermano in una nota Maurizio Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri

Un rapido corteo nel capoluogo ligure partito dalla sede fino a piazza Massena e ritorno per manifestare i valori di democrazia, dialogo e confronto. In tutto un centinaio i partecipanti. Aurelia Buzzo segretaria della Camera del Lavoro di Genova sottolinea la necessità che la politica prenda in mano la situazione: "Una pagina triste, i fatti di ieri sono gravissimi, noi siamo per la liberà in piazza di tutti. Ora bisogna dire basta ai fascismi del nostro Paese, la politica non può più far finta di nulla. I gruppi di estrema destra devono essere immediatamente sciolti". Anche il minsitro Orlando ha preso una dura posizione nei confronti di chi ha assalito la sede romana della Cgil (Leggi qui).

"E' ora di finirla, bisogna applicare la costituzione". Lo dice il presidente dell'Anpi provinciale Massimo Bisca, partecipando al presidio alla sede della Cgil di Genova. "Basta, basta, basta: non ci possono essere ambiguità o indifferenza - afferma così -. Bisogna scegliere se si sta con la costituzione o fuori di essa. Bisogna che si sciolgano queste organizzazioni, perché tutte le volte che si è attaccata alla democrazia in questo Paese si è cominciato dalle organizzazioni democratiche".

"Siamo vicini a quello che una volta era la direzione questa dell'Italsider - conclude Bisca davanti alla sede Cgil a Genova Cornigliano -. Guido Rossa è morto per difendere la nostra democrazia ed era un delegato sindacale iscritto al partito comunista". "Una legge del 1953, la legge Scelba, prevede di andare avanti e di colpire i neofascisti - ricorda Bisca -. Dobbiamo smetterla. C'è chi dice che sono goliardate: adesso le goliardate le abbiamo visto ieri nell'attacco alla Camera del Lavoro. C'è chi dice 'equidistanza' o chi pensa che la guerra di Liberazione, come ha detto un ex ministro del nostro Paese fosse un derby tra comunisti e fascisti. Chi ha firmato la costituzione si chiamava Terracini, ha fatto la galera anche ed era comunista. Il problema vero è di rispettare la costituzione che, come dice Mattarella, non è afascista ma è antifascista e chi non la applica è fuori dallo spirito della costituzione".  


La Cisl ha portato la sua solidarietà al presidio indetto dalla Cgil presso la sede di Via San Giovanni d’Acri a Genova a seguito del gravissimo attacco avvenuto ieri contro la sede della Cgil nazionale. Erano presenti Annamaria Furlan, già segretario generale nazionale della Cisl e Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria: “Uniti respingeremo gli attacchi antidemocratici al sindacato e al mondo del lavoro”. Sabato prossimo a Roma la Cisl ligure sarà presente alla manifestazione nazionale indetta da Cgil, Cisl e Uil con una folta delegazione