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"Dietro la riforma del catasto si nasconde un salasso"
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  "Riformare il catasto oggi è come accendere il timer di una bomba a orologeria pronta a esplodere in faccia agli italiani. La prima casa non si tocca, un punto fermo anche del programma di coalizione fatto insieme al presidente Giovanni Toti per governare la Liguria (LE SUE DICHIARAZIONI). La Lega non permetterà l’introduzione di nuove tasse. Toti peraltro, provenendo da Forza Italia, sa bene che per la nostra coalizione la casa è sacra. Dietro la riforma del catasto si nasconde un salasso, aumento delle rendite vuol dire aumento delle tasse differito al 2026. La Lega rispetta gli accordi fatti in Liguria e a Roma. Giù le mani dalle tasche dei cittadini".


Lo dice il deputato della Lega Edoardo Rixi, componente commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture, commentando le parole del governatore ligure Giovanni Toti ad 'Agorà' su Rai3.

Pronta la replica di Toti: "Sono d'accordo che non si debba toccare la prima casa, per la verità sono molto d'accordo che non si debbano neanche aumentare le tasse neppure sulle seconde case, ma ritengo che la delega fiscale non porterà nessuna nuova imposizione fiscale. Così ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi e tendo a prendere sul serio le persone quando parlano". Così il presidente della Regione Liguria e cofondatore di Coraggio Italia Giovanni Toti a Genova a margine di un incontro pubblico risponde alle critiche del deputato e segretario ligure della Lega Edoardo Rixi contro la riforma del catasto. "Sarà una riforma ad invarianza di finanza pubblica, ovvero senza nessuna nuova entrata per lo Stato, quindi senza nessun nuovo esborso per i cittadini. - continua Toti - Quindi tenderei a guardare alla riforma per quello che è: una modernizzazione del Paese e non un preavviso di nuove cartelle esattoriali, se così fosse avrebbero perfettamente ragione Salvini e Rixi".